JaX wrote:Si ma la tua prova non tiene conto di tanti fattori, lift appunto, scarponi ma sopratutto l'inerzia che da stabilità.
Gli scarponi possono solo limitare ulteriormente il movimento delle articolazioni (non possono amplificarlo). Se, dunque, già "a vuoto" non riesco a piegare le caviglie per avere il peso su entrambe le piante dei piedi (o sui talloni) quando fletto, il problema con gli scarponi non può che accentuarsi; se il setup non è quello giusto, mi troverò dunque a far combattere le articolazioni contro lo scarpone o, ancor peggio, lo scarpone limiterà il movimento che già le mie articolazioni non consentono di effettuare liberamente (se gli angoli ed il setup in generale non sono "costruiti" sul mio corpo).
Relativamente all'inerzia ed alla forza centrifuga (che ti dà stabilità anche quando da fermo cadresti da un lato), è vero che esse entrano in gioco e variano il risultato delle nostre prove "in casa".
E' anche vero che, se già da fermo ti limiti con il setup nei movimenti, la cosa non può che essere un danno, quando poi sei in movimento. Il mix da trovare, secondo me, è sempre quello: angoli/passo largo a sufficienza che diano la massima stabilità... mantenendo la massima libertà di movimento.
Trovare una posizione stabilissima che però mi ingessa (ad ersempio allargando tanto il passo) è dannoso quanto trovare una posizione che mi consente molto movimento e comfort (ad esempio con un passo più stretto) però limitando la stabilità...
Stessa cosa con gli angoli. Io mi trovo più naturale a flettere con angoli di 5/8° diversi ma... è anche vero che mettere l'anteriore a 5/8° in più allontana un pò punta e tallone dalle lamine. Occorre il compromesso, anche qui.
Ripeto: è solo la mia idea, ma... se già da fermo e senza scarponi trovo limitati alcuni movimenti, quando sono in corsa la cosa non può che peggiorare.
Se già senza scarponi (e da fermo) non riesco a piegarmi senza variare la distruibuzione dei pesi (visto che il tallone si alza, significa che quando fletto molto vado a premere con la punta), preferisco trovare un setup che mi lasci libertà di movimento e, pur muovendomi, la possibilità di decidere dove e cose premere sulla tavola.
Credo che più indipendenza ci sia, maggiori saranno le possibilità di sfruttare tutto quello che si può fare sulla tavola.
Se ogni volta che mi piego molto si alza un tallone, non sarò in grado di provare a piegarmi molto mantenendo il peso distribuito ugualmente su entrambi i talloni (ad esempio nel back) perchè quando mi piegherò, come accade da fermo, il mio peso sul tallone posteriore va a spostarsi sulla punta (e la cosa non mi piace). Sapere che quando mi piego non riesco a mantenere la pressione distribuita dove voglio (ma con un setup e le mie articolazioni si sposta dove vuole lei), non mi piace.

Mi riferisco a questo. Nel mio caso, almeno, funziona così. Poi c'è chi ha caviglie più sciolte, articolazioni più allenate a flettersi, muscoli che tirano centinaia di Kg anche quando le articolazioni sono totalmente piegate, ma...non è il mio caso, quindi... è meglio che io non combatta contro le mie articolazioni.
