pantans wrote:Ciao Richard

Idea mia, visto anche il moderno utilizzo delle piastre che isolano il rider da quello che succede sotto è che la torsione non serve in un utilizzo carve-race. In ogni caso, piastre o senza, penso che una volta messo bene il peso sulla lamina e mantenendo una buona posizione sopra, si deve lasciar correre e lavorare la tavola così come è fatta, senza torcere niente.
Però è un'idea molto "semplice", magari ci saranno dei benefici delle torsione che non conosco.
Intanto... ti dò qui il bentornato. Felice di vederti gasatissimo, pronto ed alla ricerca di nuove sperimentazioni.
La curiosità sulla torsione nasceva da qualche lettura ma, soprattutto, da un'idea malsana che mi era venuta:
dal momento che qualcuno "toglie filo" in punta e coda, altri (i nuovi designer) costruiscono le tavole in modo che la punta e/o la coda vengano ingaggiate da una certa inclinazione della tavola in poi, mi chiedevo:
e se io ottenessi lo stesso risultato con il "pedaling"? Ovvero...
...quando non voglio che la punta morda troppo la neve, ad esempio su una curva back, mantenendo la pressione sul tallone del piede posteriore, alleggerisco un po' il tallone del piede anteriore premendo un po' la punta anzichè il tallone.
La tavola dovrebbe torcersi un minimo per far sì che la parte frontale della tavola sia meno "angolata" rispetto alla neve (e quindi la tagli meno).
Era solo un'idea, che sicuramente proverò appena avrò occasione di posare le lamine sulla neve, ma volevo sapere se qualcuno già metteva in pratica la cosa.
Per usare un termine molto tecnico... PIPPE MENTALI.
