Swoard Extremecarver Gen4

Swoard Extremecarver Gen4

Misure 161,168,175
Flex S,M,H,XH
Raggio 12.1,12,7,13,3
Width 210 – 221 – 231

Maggiori Dettagli:
Swoard
Carver's Almanac

La Swoard ExtremeCarver è una tavola unica nel suo genere perchè creata su misura per una specifica tecnica di conduzione, la tecnica Extreme Carving (qui l'articolo su  Carver's Almanac),elaborata da Patrice Fivat e Jacques Rillet nei primi anni 2000.
Le caratteristiche che la rendono unica sono la larghezza, la rigidità torsionale e la possibilità di scegliere tra quattro flex differenti. Lo shape è rimasto invariato in tutte le generazioni, è classico quasi old style ma eficace, non c'è rocker in punta e in coda, il camber è di circa 1cm (1,2 cm. sulla 168H G4).

In pista si rivela essere una tavola semplice e facile da comprendere, che non porta il rider ma si lascia portare.

Il cuore di una Swoard è l'ATC matrix, senza usare troppi tecnicismi si tratta di una tecnica costruttiva brevettata da Swoard che consente ad una tavola molto flessibile longitudinalmente di essere estremamente rigida in torsione. Questa caratteristica è fondamentale in quanto le forze di torsione aumentano al crescere della larghezza della tavola.

La larghezza della Swoard è un parametro importante che consente di tenere angoli bassi senza che lo scarpone tocchi il terreno a tavola inclinata, e quindi permette al rider di tenere una postura laterale, per questo lo stile EC è ironicamente chiamato egyptian style.

La Swoard Extremecarver lavora bene di taglio, e questa è un'altra caratteristica importante, anche con inclinazioni elevate e maggiori di 85° coda e punta rimangono ben allineate (trasversalmente) grazie alla matrice ATC, facendo si che la lamina possa lavorare sempre nel modo ideale producendo un solco stretto che si traduce in tanta aderenza anche sulle nevi più dure con inclinazioni estreme.

Condotta con l'opportuna tecnica (push&pull in cross-under e rotazione) si scopre che la Extremecarver è una tavola polivalente. Infatti larghezza e angoli bassi consentono al rider di portare in modo efficace la tavola anche in slide, come se fosse una tavola soft, ed è quindi facile adattarsi a tutte le condizioni, dalla pista perfettamente preparata alle gobbe.

La vera anima della ExtremeCarver esce sulle pendenze più estreme, è qui che inclinandosi col corpo fino a sfiorare la pista con la pancia, si sente la tavola in perfetta sintonia. La punta fa presa appena si mette sullo spigolo ( nella Generazione 4 questo comportamento è ancora più accentuato ) e questo conferisce molta sicurezza quando si fa un cambio spigolo in risalita. Durante la carvata si percepisce che la tavola ha un comportamento neutro, non tende a chiudere ed è il rider che può facilmente gestire il raggio della curva.

In commercio esistono tavole similari, riconoscibili dalla larghezza insolita per una tavola alpine moderna, ma dimenticando per un attimo quelle che sono le caratteristiche tecniche di una Swoard, e parlando in prima persona solo delle sensazioni, ho notato che la situazione in cui sento la ExtremeCarver veramente unica è nel tratto di curva in cui sono completamente disteso sul terreno e la tavola di taglio corre di fianco a me, entrambi in picchiata, in questo istante fino all'uscita della curva, la tavola non saltella, assorbe gli ostacoli, la punta smorza le oscillazioni e permette di godere questo tratto di curva senza essere sulle "uova", con pieno controllo e senza che l'inclinazione sia solo un virtuosismo di una curva ogni tanto, regalando così sensazioni Estreme.

Alex

F2 Race Titanium
UPZ RC10, UPZ ATB

 

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Swoard

Author: jax

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